Chi sei, dove stai andando e perché? Sai rispondere a queste domande?

 

Scrivo questo articolo perché spesso alcune delle domande che faccio durante i colloqui di selezione rimangono senza una risposta, inutile dire che in quei casi il resto della chiacchierata ha poco senso quando si ha davanti una persona che non sa rispondere a queste tre domande fondamentali:

 

Articolo scritto da Elisa Benvenuti

Chi sei?

Dove stai andando?

Perché?

La maggior parte delle persone che colloquio sono alla ricerca di lavoro oppure vogliono cambiarlo o migliorare la loro posizione, se sei anche tu alla ricerca di un cambiamento lavorativo questo articolo potrebbe esserti utile:

  

 

Chi sei?

Domanda esistenziale a cui è difficile dare una risposta, ma va fatto.

La cosa che mi stupisce e per certi versi mi sconforta è appurare che molte persone non si sono mai posti questa domanda, come se non fosse importante saperlo o come se non ci fosse una risposta, invece la risposta c’è ed è fondamentale per la vita di ciascuno di noi.

E’ certamente vero che ogni individuo è in costante evoluzione e quindi cambia continuamente, specialmente con il crescere dell’età e con l’accumularsi di esperienze, ma se non abbiamo idea di chi siamo è praticamente impossibile evolvere in meglio.

Tutto nasce da noi, un’approfondita analisi sulla conoscenza di noi stessi ci porterà ad una consapevolezza che spesso si trasformerà in una spinta nel miglioramento di noi stessi.

Sapere chi siamo oggi ci aiuterà a direzionare al meglio le nostre aspettative per il futuro.

Consiglio pratico: prendere carta e penna e stilare un elenco di aggettivi e sostantivi chevi caratterizzano ed in cui vi ritrovate. Il consiglio per sbloccarsi è quello di iniziare scrivendo di getto, dopodiché riprendere l’elenco dopo un paio di giorni e riguardarlo sottolineando le parole che ancora crediamo identificarci ed eliminando quelle che sentiamo essere solo un contorno. Noterete che alcune parole cambiano mentre altre rimangono costanti nel tempo.

Per completare l’esercizio potremmo provare con cadenza periodica a raccontare anoi stessi chi siamo, arrivando alla parte più profonda di noi con sincerità e senza limiti.

 

Una volta chiarito a noi stessi chi siamo la domanda successiva da porsi è:

Dove stai andando?

Rimango allibita quanto incontro qualcuno che vuole cambiare lavoro, ma non sa qual è il lavoro che gli piacerebbe fare, vedo continuamente persone in attesa che qualcosa succeda, sperando che arrivi qualcuno dal nulla a migliorare la loro situazione. Purtroppo non funziona così, difficilmente arriverà qualcuno ad indicarci la strada, anche perché non altri ma solo noi possiamo sapere quali sono i nostri talenti, le nostre aspirazioni, i nostri punti di forza e quelli di debolezza.

Dal momento in cui aspettiamo che le cose cambino vuol dire che non siamo pronti a cambiare o che non abbiamo la minima idea di dove voler andare.

Consiglio pratico: focalizzare l’attenzione sul futuro cui ambiamo, partendo da una visione di medio/lungo periodo (10/15 anni) e arrivando ad una visione di breve periodo (2/3 anni), questo ci porterà a capire quali sono i primi passi da compiere per andare nella direzione che desideriamo.

 

Perché?

Siete mai stati un pomeriggio al fianco di un bambino di circa 3 anni? Vi riempirà la testa di perché, vi chiederà il perché di quasi tutti i suoi pensieri, rimarrete stupiti dall’immensa curiosità che esprimono.

Il perché è una delle migliori domande che si possa fare per capire qual è la motivazione che ci lega ad una determinata situazione/aspirazione.

Consiglio pratico: Mettetevi anche voi nell’ottica di scoperta di un bambino e chiedetevi il perché preferite una cosa piuttosto che un’altra o un lavoro piuttosto che un altro. Inizialmente vi sembrerà un gioco stupido ma, iniziare un dialogo con il vostro critico interiore ed interrogarlo con sincerità sui perché che per voi contano davvero farà emergere quelle che sono le reali motivazioni che vi portano verso il cambiamento e avrete così nuovi elementi da analizzare per capire se state andando nella direzione giusta.

Questo esercizio mentale vi aiuterà ad acquisire maggiore consapevolezza in voi e in ultimo saprete finalmente cosa rispondere quanto qualcuno ve lo chiederà.

Quindi in sintesi:

  • Dedicate del tempo a voi stessi per rispondere a queste domande;
  • Analizzate periodicamente le risposte che vi date;
  • Utilizzate gli elementi emerse per ragionare su chi siete, dove volete andare e soprattutto perché volete farlo.

Se il vostro obiettivo è quello di diventare migliori questi sono i primi passi da compiere per approcciarsi al cambiamento che è insito dentro ciascuno di noi.

Alla prossima

Elisa

    

Se vuoi proseguire nella lettura leggi anche: "Come trovare il lavoro migliore per te stesso."

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 Elisa Benvenuti   Elisa Benvenuti

    Selezione del personale per Unimpiego Rimini Confindustria

    Web Marketing Strategist per Assoform Rimini ed aziende associate a Confindustria Rimini

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